
Una escursione di trekking sul Monte Alto
È finalmente giunta l’estate: chi ama la montagna, i suoi silenzi e i panorami assoluti, sa che è finalmente giunto il suo momento. Quello di mettersi in cammino alla ricerca di veri momenti di evasione e di rigenerazione. Quei momenti in cui riusciamo davvero a porci in contatto con la natura e sentirci tutt’uno con lei.
Il richiamo che le cime e i panorami esercitano su chi ama la montagna è veramente forte: impossibile resistergli. Anche chi non è un escursionista esperto ha diritto e può ambire a scoprire luoghi non impossibili da raggiungere che gli regaleranno viste e panorami davvero emozionanti.
Nelle Prealpi, a metà fra le province di Bergamo e Brescia, là dove il fiume Oglio si immette nel Lago d’Iseo troviamo la cima del Monte Alto. Una meta escursionistica che è alla portata di tutti: un cammino che in sole due ore ci porta su una vetta dalla quale godere di un panorama mozzafiato.

Il monte deve il suo nome al fatto che rappresenta il punto di osservazione più elevato rispetto al territorio circostante: parliamo comunque di una montagna che supera i 1700 metri di altitudine.
Il punto di partenza consigliabile è nella Val Supina (800mt) dove si può risalire lungo il torrente Supine fino al punto in cui si incontra il sentiero 551 sul quale avremo una ora circa di cammino, immersi in un bosco di faggi e abeti. Proseguendo poi sul sentiero che conduce al Rifugio Magnolini e salendo per una altra mezz’oretta fino alla Malga Ramello del Nedi. Un luogo soleggiato e ameno dove fare una sosta per riposare per poi proseguire.
Ancora una mezz’ora di cammino in salita e ci avviciniamo al Rifugio Magnolini: inaugurato nel 1948 e intitolato a Leonida Magnolini comandante di artiglieria alpina, fu costruito con grande fatica sia da un punto di vista della ricerca dei materiali, che dei trasporti e per la manodopera. I difficili anni del dopoguerra resero la costruzione davvero una impresa e siccome i soldi erano pochi, per operai e artigiani impegnati sul cantiere fu istituito un pacco alimentare che veniva consegnato quotidianamente alla fine della giornata di lavoro. Alcune foto appese all’interno del Rifugio ricordano questi momenti così lontani e così ricchi di memoria.

Dal 2002 il rifugio è dotato di energia elettrica e dispone di 25 posti letto: aperto da metà giugno a fine settembre in modo continuativo e solo nel week end negli altri mesi dell’anno, è meta di tantissimi escursionisti molti dei quali provengono da luoghi diversi come Bossico, San Vigilio o dalla Malga Alta del Monte Pora.
Dal rifugio in poco più di un quarto d’ora si giunge finalmente sulla cima del Monte Alto: qui un panorama incredibile che si apre sulla Val Camonica, sul Lago d’Iseo e sul Monte Guglielmo vi ripagherà delle fatiche del trekking e della stanchezza. Nelle giornate più limpide e chiare in lontananza sarà possibile ammirare anche il Monte Rosa, il Monviso e gli Appennini.
Tornando giù a valle, se siete fortunati, scendendo dal versante sud–est, sarete investiti dall’intensa emozione che ci regalano le fioriture primaverili di crocus, pervinche e genziane fino a incontrare di nuovo il bosco e proseguire così al punto di partenza.